Due donne a nome Polissena
Il Comune di Comacchio, Assessorato alla Cultura - Museo Delta antico celebrerà la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne 2020 evocando la storia di due donne a nome Polissena.
Di esse, una, figlia del re di Troia Priamo, viene immolata per Achille. Il fantasma dell’eroe acheo compare nel campo greco per pretendere che Polissena, a lui destinata come bottino di guerra, venga sacrificata sulla propria tomba, pena mille difficoltà e impedimenti per gli Achei nel viaggio di ritorno in patria, se non avessero ottemperato alla sua pretesa.
Il personaggio di Polissena, pur legato all’epopea troiana, ci è noto in modo indiretto, attraverso le opere dei tragici greci. Essi, narrandone la triste fine, hanno tramandato la sua storia nei secoli. Dalla lettura delle loro parole, impareremo a conoscere questa eroina che con forza e dignità riesce a opporsi alle convenzioni sociali che regolano la vita delle donne vissute nel mondo cui appartiene, mantenendo intatto il proprio decoro e il proprio spirito di indipendenza
Il fascino di questo personaggio fu tanto forte che, seppure a fasi alterne, la storia di Polissena fu rappresentata sia in opere letterarie che figurative.
Il suo nome, poi, ricorre con una certa frequenza e in particolar modo nelle famiglie nobiliari del Quattrocento.
A questo periodo appartiene Polissena d’Este, la cui vita viene fortemente segnata dal matrimonio di convenienza celebrato ,lei poco più che bambina, con il settantenne Giovanni Romei , eponimo della dimora ferrarese, ora Museo di Casa Romei. Rimasta vedova, Polissena d’Este riesce a ribellarsi al volere della sua famiglia e a conquistarsi il futuro desiderato.
Grazie alla collaborazione con Cogetur, con l’Associazione TemperaMenti- le cui fini dicitrici narreranno la tragica fine di Polissena di Troia- e con il Museo di Casa Romei- il cui Direttore racconterà la favola a lieto fine di Polissena D’Este – avremo modo di conoscere in due momenti diversi queste giovani donne coraggiose e il loro mondo.
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